MILANO PRESS - Arte e Cultura

















 

ARTE

 
EXIBART.com - il portale dell'arte -  www.culturaitalia.it -  
 www.teknemedia.net/  -  www.grandimostre.com/  -  www.ilgiornaledellarte.com -  www.artematica.tv
  - www.museodelnovecento.org  www.civita.it      www.espoarte.net  - www.beniculturali.it/
-
tuttospettacoliecultura - spettacoliarteecultura  
Seguici su: fb       

 

25  APRILE: FESTA  DELLA  LIBERAZIONE


1945 L’ITALIA  è  FINALMENTE LIBERA. DALL’OPPRESIONE   NAZIFASCITA

LA  GUERRA  è  FINITA

 EVVIVA  IL  25  APRILE

buona festa della Liberazione

LIBERTà,  LIBERAZIONE

DA  77 ANNI  SE  L’ITALIA E’  IN  DEMOCRAZIA   E GLI  ITALIANI/E, TUTTI E DI  OGNI  IDEOLOGICA  POLITICA,  POSSONO  GODERE DI  QUESTA  LIBERTà DEBBONO  RINGRAZIARE  IL  25  APRILE E LA  RESISTENZA COI  SUOI  PARTIGIANI E   I SUOI   MORTI.   CHE  CI  HANNO  LIBERATO  DALL’OPPRESSIONE  NAZIFASCISTA.

20  anni  di oppressione  dittatoriale con  5  anni  di  guerra! MORTI, DISTRUZIONE, FAME,  MISERIA,  TUTTO  QUELLO  CHE  OGGI IL  POPOLO UCRAINO E  ALTRI  POPOLI STANNO  SOFFRENDO E   NOI  NE  SIAMO  INORRIDITI.

PIEGHIAMO  LA  TESTA  IN  ONORE  DI  DONNE  E  UOMINI  CHE  HANNO  LOTTATO  CONTRO I  CRIMINI  NAZIFASCISTI DANDOCI  LA  LIBERà, ANCHE  SE  A  VOLTE  PURE LORO   HANNO  COMMESSO  QUALCHE  COSA  CHE  NON  VA.

PIEGHIAMO  IL  CAPO. E  MEDITIAMO

 

Tiepolo alle gallerie d'Italia a Milano – Corriere di ComoTIEPOLO. VENEZIA, MILANO, L’EUROPA: MILANO, GALLERIE D’ITALIA – PIAZZA SCALA - 30 OTTOBRE 2020 – 21 MARZO 2021

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa Milano, Gallerie d’Italia – Piazza Scala
30 ottobre 2020 – 21 marzo 2021   Mostra a cura di Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti
- Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica;
- La prima mostra a Milano su Giambattista Tiepolo, con una quarantina di opere autografe esposte;
- Un percorso espositivo che mette in evidenza la stretta relazione tra il grande maestro veneto e le sue committenze milanesi; 
- Sensazionali restauri consentono di presentare per la prima volta al pubblico gli straordinari affreschi staccati di Sant’ Ambrogio e di Palazzo Gallarati Scotti;
- Un'occasionec per approfondire l'operato dell'artista a Milano, nei palazzi Archinto, Casati Dugnani, Clerici e Gallarati Scotti e di come da qui sia stato proiettato verso l’Europa, in Germania e in Spagna.
Milano, 28 ottobre 2020 - Le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano dal 30 ottobre 2020 al 21 marzo 2021 la mostra…

LEONARDO 500. APRE ‘L’ATELIER DI LEONARDO E IL SALVATOR MUNDI’ AL CASTELLO SFORZESCO- MILANO

Risultati immagini per ‘L’ATELIER DI LEONARDO E IL SALVATOR MUNDI’ AL CASTELLO SFORZESCO- Milano

Milano, 23 gennaio 2020 – Dal 24 gennaio al 19 aprile 2020, la Sala dei Ducali del Castello Sforzesco di Milano accoglie la mostra
“L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi”
. Continua a leggere 

 

MIART 2020 17 – 19 APRILE 2020

fieramilanocity, padiglione 3, gate 5
Milano
Scarica le immagini 
Milano, 21 gennaio 2020 – Dal 17 al 19 aprile 2020 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Alessandro Rabottini, con il sostegno di Intesa Sanpaolo in qualità di main partner. All’interno del padiglione 3 di fieramilanocity, 181 gallerie provenienti da 20 Paesi esporranno opere di maestri moderni, artisti contemporanei affermati, talenti emergenti e designer storicizzati e sperimentali.
Con questa venticinquesima edizione miart consolida il percorso di ricerca che, negli anni, ne ha contraddistinto la crescita, coniugando la solidità degli aspetti legati al mercato con un’attenzione ai contenuti culturali e alle collaborazioni istituzionali con la città.
Con le sue cinque sezioni – Established Contemporary, Established Masters, Generations, Decades, Emergent …

Risultato immagini per palazzo madama torino - mantegna"ANDREA MANTEGNA. RIVIVERE L’ANTICO, COSTRUIRE IL MODERNO
TORINO, PALAZZO MADAMA

da 12 Dicembre 2019 a 4 Maggio 2020

La grande esposizione vede protagonista Andrea Mantegna (Isola di Carturo 1431 – Mantova 1506), uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l’antichità classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana.

La rassegna presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, articolato in sei sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati come il rapporto di Mantegna con l’architettura e con i letterati.

Viene così proposta ai visitatori un’ampia lettura della figura dell’artista, che definì il suo originalissimo linguaggio formativo sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli (in particolare del geniale Giovanni), delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica.
Un’attenzione specifica è dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi, che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma ai valori morali ed estetici degli umanisti.

Il percorso della mostra è preceduto e integrato, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, da uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali: ai visitatori viene proposta una esperienza immersiva nella vita, nei luoghi e nelle opere di Mantegna, così da rendere accessibili anche i capolavori che, per la loro natura o per il delicato stato di conservazione, non possono essere presenti in mostra, dalla Cappella Ovetari di Padova alla celeberrima Camera degli Sposi, dalla sua casa a Mantova al grande ciclo all’antica dei Trionfi di Cesare.

Risultato immagini per palazzo madama torino - mantegna" Risultato immagini per palazzo madama torino - mantegna"

Il Piano Nobile di Palazzo Madama accoglie, quindi, l’esposizione delle opere, a partire dal grande affresco staccato proveniente dalla Cappella Ovetari, parzialmente sopravvissuto al drammatico bombardamento della seconda guerra mondiale ed esposto per la prima volta dopo un lungo e complesso restauro e dalla lunetta con Sant’Antonio e San Bernardino da Siena proveniente dal Museo Antoniano di Padova.

Il percorso espositivo non è solo monografico, ma presenta capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento nell’Italia settentrionale che furono in rapporto con Mantegna, tra cui opere di Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico e infine Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe di Mantegna, saranno esposte opere fondamentali dei suoi contemporanei, così come sculture antiche e moderne, dettagli architettonici, bronzetti, medaglie, lettere autografe e preziosi volumi antichi a stampa e miniati.
Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso, il comitato scientifico internazionale ha selezionato un corpus di oltre un centinaio di opere, riunito grazie a prestigiosi prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo, tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre e il Musée Jacquemart André di Parigi, il Metropolitan Museum di New York, il Cincinnati Art Museum, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, oltre a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco e il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Accademia Carrara di Bergamo e l’Accademia Tadini di Lovere, il Museo Antoniano e i Musei civici di Padova, la Fondazione Cini e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Civici di Pavia, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità di Torino, i Musei Civici, il Seminario Arcivescovile e la Basilica di Sant’Andrea di Mantova.

Il comitato scientifico della mostra è composto dai curatori Sandrina Bandera e Howard Burns, con Vincenzo Farinella come consultant curator per l’antico, insieme a Laura Aldovini, Lina Bolzoni, Molly Bourne, Caroline Campbell, Marco Collareta, Andrea Di Lorenzo, Caroline Elam, David Ekserdjian, Marzia Faietti, Claudia Kryza – Gersch, Mauro Mussolin, Alessandro Nova, Neville Rowley e Filippo Trevisani.

La mostra, promossa dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa Sanpaolo, è organizzata da Civita Mostre e Musei.

postato  da  ornella  torre

DOPO CARAVAGGIO.
IL SEICENTO NAPOLETANO NELLE COLLEZIONI
DI PALAZZO PRETORIO E DELLA FONDAZIONE DE VITO.
PRATO  MUSEO DI PALAZZO PRETORIO
14 DICEMBRE 2019  – 13 APRILE 2020
A CURA    DI RITA IACOPINO DIRETTRICE  SCIENTIFICA  MUSEO
DI  PALAZZO  PRETORIO
NADIA  BASTOGI,  DIRETTRICE SCIENTIFICA  FONDAZIONE  DE  VITO

 

Dipinti “mai visti” della Fondazione de Vito insieme alle tele più suggestive del Seicento del Museo di Palazzo Pretorio danno vita ad un percorso espositivo che vuole raccontare l’impatto determinante della pittura di Caravaggio sugli artisti di scuola napoletana nel XVII secolo attraverso una scelta di opere delle due collezioni.

La mostra, organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione De Vito e curata da Rita Iacopino e Nadia Bastogi,  presenta un numero di dipinti non elevato, ma di grande qualità, e si articola intorno ad alcune delle personalità più rilevanti della scena artistica partenopea.

I dipinti di Palazzo Pretorio dialogano con quelli della collezione De Vito, secondo una sequenza cronologica, stilistica e tematica:

Un viaggio che inizia con il naturalismo post caravaggesco, nelle diverse interpretazioni degli artisti napoletani, fino ad arrivare all’espressività pittorica del linguaggio barocco;

 Un itinerario in cui Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, il Maestro dell’Annuncio ai Pastori, Bernardo Cavallino, Mattia Preti, Nicola Malinconico segnano le tappe di un’emozionante esperienza visiva ed emotiva.

Le Collezioni Il Museo di Palazzo Pretorio di Prato conserva uno dei nuclei pubblici più importanti in Toscana di opere di Seicento napoletano, che in occasione della mostra è stato oggetto di ulteriori studi e di approfondimenti critici. Determinante è il contributo alla conoscenza della pittura napoletana del Seicento della Fondazione De Vito che con la sua collezione – formatasi grazie a Giuseppe De Vito (Portici 1924-Firenze 2015) studioso e collezionista di Seicento napoletano e fondatore del periodico “Ricerche sul ‘600 napoletano” – si configura, per qualità e interesse storico, come una delle più notevoli collezioni private di pittura napoletana del Seicento.

Biglietto museo e mostra: 10 € intero, 8 € ridotto (trenitalia, coop Firenze, soci Arci, Soci Touring, Soci FAI), 6  € (possessori voucher partecipazione EatPrato Winter. Validità 14/12-6/1), 4 € ridotto (Under 26)
Info e prenotazioni: Tel. +39 0574 24112 da lunedì a sabato 9.30-19; domenica 9.30 18.30
museo.palazzopretorio@comune.prato.it www.palazzopretorio.prato.it
prenotazioni.museiprato@coopculture.it

Dal 21 dicembre al 6 gennaio biglietto unico a 15 € per visitare le mostre del Museo di Palazzo Pretorio e del Museo del Tessuto.
Risultato immagini per dopo caravaggio prato palazzo  pretorio" Risultato immagini per dopo caravaggio prato palazzo  pretorio" Risultato immagini per dopo caravaggio prato palazzo  pretorio"
 

postato  da  ornella  torre

 Risultati immagini per LOOKING FOR MONNA LISA – A PAVIA                 dal 24 novembre 2019 – 29 marzo 2020
mostra 
            "LOOKING FOR MONNA LISA. Misteri e ironie attorno alla più celebre icona pop",
L'esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Pavia e curata da Valerio Dehò,
celebra il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci e il suo legame con la città.

Il percorso, che si snoda nel centro storico, coinvolge quattro importanti sedi

 - la chiesa di Santa Maria Gualtieri,
 - lo Spazio Arti Contemporanee del Broletto,

 -
il Castello Visconteo,
 - la Piazza del Municipio -

 e presenta opere pittoriche, sculture, installazioni ed esperienze multimediali di artisti     contemporanei legate alla celebre figura della Monna Lisa

per  saperne  di  più https://milanopressit.com/2019/11/22/looking-for-monna-lisa-a-pavia/
e leonardopavia@comune.pv.it

 

Risultati immagini per FABBRICA DEL VAPORE. DA DOMANI AL 9 FEBBRAIO IN MOSTRA

“L’ESERCITO DI TERRACOTTA E IL PRIMO IMPERATORE DELLA CINA”

            FABBRICA DEL VAPORE. DAll'8 novembre 2019 AL 9 FEBBRAIO IN MOSTRA

Milano, 7 novembre 2019 – Un viaggio straordinario nell’Antica Cina di 2.200 anni fa: arriva a Milano la mostra internazionale “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”, in esposizione dall’8 novembre al 9 febbraio 2020 alla Fabbrica del Vapore. Si tratta della riproduzione più completa mai creata della necropoli, della vita del Primo Imperatore Qin Shi Huangdi e dell’Esercito di Terracotta.

L’estremo Oriente incontra la cultura europea attraverso più di 300 riproduzioni di oggetti realizzati agli albori dell’impero, tra statue (oltre 170 soldati), carri, armi e oggetti scoperti nella vastissima necropoli di Xi’An, in un percorso di 1.800 metri quadri, adatto ad ogni età.

“Una nuova occasione per Fabbrica del Vapore di ospitare un’esperienza che apre la città al mondo – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo –, in un equilibrio dinamico tra passato e presente. Un ponte tra le culture di ieri, di oggi e di domani, un viaggio attraverso secoli di storia, che consolida l’attitudine di Milano a guardare al passato con tecnologie moderne, che sanno coniugare innovazione e creatività con cultura e ricerca”.

Le statue, le armi, le armature, i carri da guerra, il vasellame e gli oggetti che richiamano alla vita quotidiana dell’antica Cina presenti nella mostra sono ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An, che con gli stessi materiali di allora perpetuano la grande tradizione dell’arte orientale.

             

 

Risultati immagini per AL VIA IL PROGETTO “ORIENTE MUDEC”, CON DUE MOSTRE E UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE DEDICATI ALL’INCONTRO TRA EUROPA E GIAPPONEAL VIA IL PROGETTO “ORIENTE MUDEC”, CON DUE MOSTRE E UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE DEDICATI ALL’INCONTRO TRA EUROPA E GIAPPONEMILANO, 30 SETTEMBRE 2019 – PRENDE IL VIA DOMANI, MARTEDÌ 1° OTTOBRE, IL PROGETTO “ORIENTE MUDEC”, UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE CHE COINVOLGERÀ TUTTI GLI SPAZI ESPOSITIVI DEL MUSEO PER RACCONTARE DA DIVERSI PUNTI DI VISTA – ARTISTICO, STORICO ED ETNOGRAFICO – GLI SCAMBI TRA GIAPPONE ED EUROPA (SOPRATTUTTO ITALIA E FRANCIA) ATTRAVERSO IL TEMPO E L’INCONTRO CULTURALE TRA I DUE MONDI.  IL PROGETTO – COORDINATO DA UNO STAFF SCIENTIFICO COMPOSTO DA ESPERTI INTERNAZIONALI, DAI CONSERVATORI DEL MUDEC E DELLA GALLERIA D’ARTE MODERNA, DAL PROF. FLEMMING FRIBORG E DALLO STAFF DI 24 ORE CULTURA-GRUPPO 24 ORE – SI ARTICOLA IN DUE MOSTRE, CHE APRIRANNO IL 1° OTTOBRE 2019 PER TERMINARE IL 2 FEBBRAIO 2020, E IN UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE DEDICATO AD APPROFONDIRE I MOLTI DIVERSI ASPETTI DELLA CULTURA GIAPPONESE.

“Per un’intera stagione tutti gli spazi del Mudec saranno a…

Risultati immagini per PALAZZO REALE.  APRE AL PUBBLICO LA GRANDE MOSTRA DEDICATA A GIORGIO DE CHIRICO

PALAZZO REALE  -  Milano . 
APRE AL PUBBLICO LA GRANDE MOSTRA DEDICATA A GIORGIO DE CHIRICO


 Apre al pubblico il  25  settembre sino  al  19  gennaio  2020  la grande mostra dedicata a Giorgio de Chirico (Volos, 1888 – Roma, 1978) che attraverso un centinaio di capolavori ricostruisce l’irripetibile carriera del “pictor optimus”.


Le sale di Palazzo Reale a Milano, a distanza di quasi cinquant’anni dalla personale del 1970, tornano a ospitare l’opera di de Chirico in una straordinaria retrospettiva curata da Luca Massimo Barbero, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e Barcor17.
Un percorsoespositivo fatto di confronti ineditie accostamenti irripetibili che svelano il “fantasmico” mondo di una delle più complesse figure artistiche del XX secolo. L’esposizione offre la chiave d’accesso a una pitturaermetica che affondale sue radici nella Greciadell’infanzia, matura nella Parigi delle avanguardie, dà vita allaMetafisica che stregai surrealisti e conquista AndyWarhol e, infine, getta scompiglio con le sue irriverenti quanto ironiche rivisitazioni del Barocco.

“Palazzo Reale propone con questa mostra un affondo su un pittore straordinario la cui cifra stilistica, inconfondibile, ha segnato l’arte del secolo scorso ispirando molti artisti, al di qua e al di là dell’oceano – dichiara l’assessore Filippo Del Corno –. L’alta qualità della curatela scientifica, la cura dell’allestimento e del dialogo tra le opere, la collaborazione con i più importanti musei nazionali e internazionali costituiscono ormai un modello per la realizzazione delle mostre milanesi, che si rivelano sempre più attrattive, non solo per gli specialisti ma anche per tutti gli appassionati dell’arte che, come dimostrano i numeri, giungono sempre più numerosi da ogni parte dell’Italia e del mondo”.

Il cospicuo corpus di opere in mostra proviene infatti da importanti musei internazionali tra i quali la Tate Moderndi Londra, il Metropolitan Museumdi New York, il Centre Pompidoue il Musée d’Art Moderne de la Villede Paris, la Galleria Nazionale di Arte Modernae Contemporanea (GNAM) di Roma, la PeggyGuggenheim Collection di Venezia, The Menil Collection di Huston e il MAC USP di San Paolo in Brasile. Numerose sono anche le istituzioni milanesi: il Museo del Novecento, la Casa MuseoBoschi di Stefano, la Pinacoteca di Brera e Villa Necchi Campiglio.

Suddivisa in otto sale, l’esposizione procede per temi pensati secondo accostamenti inediti e confronti originali come in una catena di reazioni visive che, come scriveva de Chirico nel 1918, rincorrono “il demone in ogni cosa […] l’occhio in ogni cosa [perché] Siamo esploratori pronti per altre partenze”.

Orari
lunedì 14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30 
giovedì e sabato 9.30-22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra

TOULOUSE-LAUTREC. LA VILLE LUMIÈRE > PROROGATA FINO AL 6 GENNAIO > VILLA REALE, MONZA

Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière
PROROGATA FINO AL 6 GENNAIO 2020
Risultati immagini per TOULOUSE-LAUTREC. LA VILLE LUMIÃ?RE > PROROGATA FINO AL 6 GENNAIO > VILLA REALE, MONZA
 Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters), 1893. Color Lithography, 124x91,5 cm. © Herakleidon Museum, Athens Greece
Henri de Toulouse-Lautrec
Yvette Guilbert, 1893. Watercolor, 23x12,6 cm. © Herakleidon Museum, Athens Greece
Henri de Toulouse-Lautrec
Eldorado, A. Bruant dans son Cabaret, 1892. Color Lithography, 138x96 cm. © Herakleidon Museum, Athens Greece
Le prestigiose sale della Villa Reale di Monza, FINO AL 6 GENNAIO 2020, ospitano 150 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene
per celebrare il percorso artistico di uno dei maggiori esponenti della Belle Époque: Henri De Toulouse-Lautrec (1864-1901).

 
arigi, fine Ottocento: la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i teatri, le riviste umoristiche, le prostitute. É questo l’accattivante mondo di Toulouse-Lautrec, genio che divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi che hanno segnato un’epoca rimanendo ben impressi nell’immaginario collettivo.

Manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca riscostruiscono uno spaccato della Parigi bohémienne, riportando i visitatorai indietro nel tempo.

Tra le opere più celebri presenti in mostra litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.

Curata da Stefano Zuffi e con il patrocinio del Comune di Monza, la mostra Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière è prodotta e organizzata da Arthemisia con Nuova Villa Reale di Monza, in collaborazione con l’Herakleidon Museum di Atene.

L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.

WILLIAM WEGMAN BEING HUMAN – LAC LUGANO

Risultati immagini per William Wegman Being Human - LAC Lugano
William Wegman
Being Human
 
08 settembre 2019 – 06 gennaio 2020
 
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
sede LAC Lugano Arte e Cultura
A cura di William A. Ewing
 
Dall’8 settembre 2019 al 6 gennaio 2020 il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta l’esposizione William Wegman. Being Human: una selezione di novanta immagini del celebre fotografo statunitense che hanno come soggetto privilegiato i cani di razza Weimaraner.
Pioniere della video arte e fotografo, William Wegman, eclettico maestro dell’arte contemporanea americana, è divenuto celebre nel panorama artistico mondiale per le serie di immagini con protagonisti i suoi cani.
 
A partire dagli anni Settanta, dall’incontro con il suo primo Weimaraner – chiamato Man Ray -, il fotografo ha fatto degli esemplari di questa razza il soggetto principale dei suoi scatti, rappresentando – attraverso queste muse sui generis –personaggi, tendenze di moda e movimenti della storia dell’arte con acume e ironia.
Man Ray, Fay Ray, Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky – tutti nomi dei suoi Weimaraner – e diverse generazioni di cuccioli sono gli assoluti protagonisti di Polaroid di grande formato: istantanee in un unico esemplare, non ritoccate, che esaltano tanto la spontaneità dei soggetti, quanto l’abilità del fotografo e permettono di apprezzare l’eccezionale sintonia fra l’artista e i suoi cani.

Continua a leggere 

“DAL MARMO AL MISSILE” | REGGIA DI MONZA

Risultati immagini per dal marmo al missile

ARTGATE “DAL MARMO AL MISSILE” | REGGIA DI MONZA  23 MAGGIO – 13 OTTOBRE 2019
CAPOLAVORI D’ARTE SVELATI FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
A CURA DI MARTINA CORGNATI IN COLLABORAZIONE CON LUCIA MOLINO

Orangerie della Reggia di Monza Reggia di Monza –  Viale Brianza 1, Monza (MB)

Musei Civici Monza – Casa degli Umiliati – Via Teodolinda 4, Monza (MB

23 maggio – 13 ottobre 2019
INGRESSO LIBERO

 

 
Dal 23 maggio al 13 ottobre 2019 le prestigiose sedi dell’Orangerie della Villa Reale e dei Musei Civici di Monza accolgono un itinerario di oltre settanta opere, che ripercorre una storia di tradizione e innovazione, di progresso e bellezza, di creatività e sviluppo radicata a Monza e nel suo territorio e tipica del suo collezionismo.

Continua a leggere 

Risultati immagini per AL CASTELLO SFORZESCO â??LEONARDO MAI VISTOâ?:  Risultati immagini per AL CASTELLO SFORZESCO â??LEONARDO MAI VISTOâ?:
MILANO LEONARDO 500”. 

AL CASTELLO SFORZESCO “LEONARDO MAI VISTO”:
LA STRAORDINARIA RIAPERTURA DELLA SALA DELLE ASSE, LE MOSTRE E INIZIATIVE COLLEGATE

Milano, 15 maggio 2019 – Dal 16 maggio e fino al 12 gennaio 2020, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Sala delle Asse, il più importante ambiente del Castello Sforzesco di Milano, è eccezionalmente riaperta al pubblico dopo 6 anni di studi e restauri, svelando le nuove tracce leonardesche apparse sulle sue pareti. Una ulteriore scoperta, dopo quella della Sala stessa alla fine dell’Ottocento, che rivela una nuova geografia del progetto di decorazione ideato da Leonardo e che sarà la base di nuovi studi sul genio vinciano.
Attraverso la scenografica installazione multimediale “Sotto l’ombra del Moro”, i visitatori saranno guidati nella lettura dello spazio integrale della Sala, spostando l’attenzione dalla volta alle pareti laterali, e scopriranno come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di …

Il MUDEC presenta un grande maestro americano e una delle figure più importanti nell’arte del ventesimo secolo: Roy Lichtenstein. La mostra curata da Gianni Mercurio è promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura, che ne è anche il produttore, per l’ideazione di MADEINART.
In mostra circa 100 opere tra prints anche di grande formato, sculture, arazzi, un’ampia selezione di editions provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane oltre a video e fotografie.
Mudec – Museo delle Culture via Tortona 56, Milano  - http://www.mudec.it
                           

Risultati immagini per Manolo Valdés - Museo Casa Rusca, Locarno  Risultati immagini per Manolo Valdés - Museo Casa Rusca, Locarno

Manolo Valdés   14 aprile – 6 ottobre 2019
A cura di Rudy Chiappini

Museo Casa Rusca, Locarno – Piazza Sant’Antonio, 6600  – 
+41 (0)91 756 31 70 ⏐servizi.culturali@locarno.ch
www.museocasarusca.ch – www.locarno.ch
www.facebook.com/casarusca – www.instagram.com/casarusca

SABATO 13 aprile 2019 a Locarno presso il Museo Casa Rusca si inaugura la nuova stagione espositiva del Museo con l’acclamato artista spagnolo Manolo Valdés (Valencia, 1942). Continua a leggere 

 

TOULOUSE-LAUTREC. LA VILLE LUMIÈRE
MONZA - VILLA  REALE

© Herakleidon Museum, Athens Greece | Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters), 1893, Color Lithography,  91.5×124 cm.
 
 

Dal 10 Aprile 2019 al 29 Settembre 2019

MONZA | MILANO  Villa Reale di Monza viale Brianza 1 –
+39 039 2240024                  http://www.villarealedimonza.it

ORARI: dal martedì alla domenica 10-19; lunedì chiuso (la biglietteria chiude un’ora prima)
CURATORE: Stefano Zuffi 
Con il patrocinio del Comune di Monza

Le prestigiose sale della Villa Reale di Monza, dal 10 aprile al 29 settembre 2019, ospitano 150 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene per celebrare il percorso artistico di uno dei maggiori esponenti della Belle Époque:
Henri De Toulouse-Lautrec(1864-1901).

 
Parigi, fine Ottocento: la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i teatri, le riviste umoristiche, le prostitute. É questo l’accattivante mondo di Toulouse-Lautrec, genio che divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi che hanno segnato un’epoca rimanendo ben impressi nell’immaginario collettivo.
 
Manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca riscostruiscono uno spaccato della Parigi bohémienne, riportando i visitatori indietro nel tempo.
Tra le opere più celebri presenti in mostra litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.
 
Curata da Stefano Zuffie con il patrocinio del Comune di Monza, la mostra Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière è prodotta e organizzata da Arthemisia con Nuova Villa Reale di Monza, in collaborazione con l’Herakleidon Museum di Atene.
 
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
 
LA MOSTRA L’itinerario dell’esposizione, dopo alcune dense introduzioni sul personaggio e sulla sua epoca, è scandito in 11 sezioni tematiche, sempre in rapporto con i grandi cambiamenti storici, tecnologici, sociali e architettonici di Parigi alla fine del XIX secolo, al tempo scintillante della BelleÉpoque.
Continua a leggere 
                               

Risultati immagini per HODLER - SEGANTINI - GIACOMETTI, CAPOLAVORI DALLA COLLEZIONE GOTTFRIED KELLER, LUGANO 24 MARZO - 28 LUGLIO 2019

Hodler - Segantini - Giacometti Capolavori dalla Collezione Gottfried Keller Museo d'arte della Svizzera italiano, Lugano 24 marzo - 28 luglio 2019 
A cura di Tobia Bezzola e Francesca Beninire. 
Dal 24 marzo al 28 luglio 2019 il Museo d'arte della Svizzera italiana, in collaborazione con il Museo nazionale svizzero di Zurigo e l'Ufficio federale della cultura, presenta una grande esposizione dedicata alla collezione della Fondazione Gottfried Keller. La mostra riunisce i principali capolavori della raccolta d'arte federale custoditi nei musei elvetici, tra cui opere di Hodler, Segantini e Giacometti.

Risultati immagini per De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna Risultati immagini per De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna

De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna

Dal 16 marzo al 30 giugno 2019
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
 www.magnanirocca.it – segreteria@magnanirocca.it  –  info@magnanirocca.it  

Dal 16 marzo al 30 giugno 2019 la Fondazione Magnani-Rocca ospita una grande mostra dedicata a Giorgio de Chirico Alberto Savinio, i «Dioscuri» dell’arte
del XX secolo. 

I due fratelli hanno ripensato il mito, l’antico, la tradizione classica attraverso la modernità dell’avanguardia e della citazione, traslandoli e reinterpretandoli per tentare di rispondere ai grandi enigmi dell’uomo contemporaneo, dando vita a quella che Breton definì una vera e propria mitologia moderna.
  Continua a leggere 

 

PALAZZO REALE, APRE il 21  febbraio  2019 AL PUBBLICO LA GRANDE MOSTRA DEDICATA AD ANTONELLO DA MESSINA
Risultati immagini per palazzo reale - antonello da messina Risultati immagini per palazzo reale - antonello da messina

Milano, 20 febbraio 2019 – Apre domani, giovedì 21 febbraio, nelle sale di Palazzo Reale, la mostra dedicata ad Antonello da Messina (1430-1479).

L’esposizione, allestita dal 21 febbraio al 2 giugno 2019 nelle sale di Palazzo Reale, è frutto della collaborazione fra Comune di Milano|Cultura e Regione Siciliana, è prodotta da Palazzo Reale e Mondo Mostre Skira ed è curata da Giovanni Carlo Federico Villa.

Antonello da Messina è considerato il più grande ritrattista del Quattrocento e il progetto a lui dedicato si propone come un’occasione unica per poter ammirare la maggioranza delle opere dell’artista siciliano giunte fino a noi. Continua a leggere 

Risultati immagini per manolo valdes locarno  Risultati immagini per manolo valdes locarno Risultati immagini per manolo valdes locarno

Manolo Valdés  14 aprile – 6 ottobre 2019  
Pinacoteca Comunale Casa Rusca, Locarno A cura di Rudy Chiappini

Il prossimo 13 aprile la Città di Locarno inaugurerà la nuova stagione espositiva della Pinacoteca Comunale Casa Rusca accogliendo il noto artista spagnolo Manolo Valdés (Valencia, 1942).
 Continua a leggere 

                                                

Scala 2   Scala 1LA MAGNIFICA FABBRICA 

Apre il 4 dicembre al Museo Teatrale alla Scala la mostra dedicata a 240 anni di storia architettonica del Teatro, a cura di Fulvio Irace e Pierluigi Panza.

Da Piermarini a Sanquirico, da Secchi a Botta la storia della Scala si intreccia con quella della Città e del Paese, riflettendo mutamenti sociali e trasformazioni tecnologiche, fino alla costruzione del nuovo edificio che sorgerà in via Verdi nei prossimi anni.

Continua a leggere 

Risultati immagini per romanticismo mostra poldi e pezzoli
ROMANTICISMO - GALLERIE D’ITALIA E MUSEO POLDI PEZZOLI

               ROMANTICISMO • Gallerie d’Italia – Piazza Scala • Museo Poldi Pezzoli 26 ottobre 2018 – 17 marzo 2019Mostra a cura di Fernando Mazzocca 
§Una grande mostra che affronta per la prima volta l’originalità del contributo italiano all’arte del Romanticismo 
§200 opere di artisti sia italiani che stranieri, da Hayez a Corot, da Turner a Molteni §Molte opere inedite, esposte al pubblico per la prima volta 
§Un invito a conoscere la Milano romantica, alla scoperta dei luoghi che ne fecero la capitale italiana del movimento
 
§Un racconto che attraverso l’arte fa luce anche sulla musica, la letteratura, la poesia

Risultati immagini per PAUL KLEE "ALLE ORIGINI DELLâ??ARTE"MUDEC, UNA MOSTRA RACCONTA IL VIAGGIO DI PAUL KLEE “ALLE ORIGINI DELL’ARTE”

Milano, 30 ottobre 2018 – Apre al pubblico domani, nelle sale del MuDeC-Museo delle Culture, la mostra “Paul Klee. Alle origini dell’arte”. L’esposizione, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch, presenta un’ampia selezione di opere di Klee scelte sulla base della ricerca “primitivista” che animò la sua intera produzione artistica. 

Risultati immagini per Victor Papanek (1923-1998): The Politics of Design», il Vitra Design MuseumVictor Papanek: The Politics of Design


Risultati immagini per =Victor+Papanek   Risultati immagini per =Victor+Papanek

29 settembre 2018 – 10 marzo 2019,
Al  Vitra Design Museum
Charles-Eames-Straße 2 Weil am Rhein/Basel
www.design-museum.de
Risultati immagini per Victor Papanek in mostra al Vitra Design Museum

Con «Victor Papanek (1923-1998): The Politics of Design», il Vitra Design Museum presenta dal 29 settembre 2018 al 10 marzo 2019 la prima grande retrospettiva dedicata al designer, autore e attivista Victor J. Papanek (1923-1998).
La mostra nasce dalla collaborazione con il Barcelona Design Museum e la Victor J. Papanek Foundation all’Università di arti applicate di Vienna ed è finanziata dalla Kulturstiftung des Bundes. 
Continua a leggere 

           

CARLO CARRÀ – MILANO DAL 4 OTTOBRE AL 3 FEBBRAIO 2019

Risultati immagini per palazzo reale milano carlo carrà   Risultati immagini per palazzo reale milano carlo carrà Risultati immagini per palazzo reale milano carlo carrà

Carlo Carrà (1881 – 1966)
Dal 4 ottobre 2018 sino al 3 febbraio 2019
Milano, Palazzo Reale, Piazza   Duomo

Dal 4 ottobre 2018 sino al 3 febbraio 2019 sarà possibile ammirare a Palazzo Reale una straordinaria mostra dedicata a Carlo Carrà (1881 – 1966), uno dei più grandi maestri del Novecento, protagonista fondamentale dell’arte italiana e della pittura moderna europea, Continua a leggere 

Magritte La Ligne de vie 16 settembre 2018 – 6 gennaio 2019 Museo d’arte Risultati immagini per Magritte La Ligne de vie 16 settembre 2018 â?? 6 gennaio 2019 - Luganodella Svizzera italiana, Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura A cura di Xavier Canonne, Julie Waseige e Guido Comis 
Dal 16 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana rende omaggio al maestro belga del surrealismo René Magritte con la mostra Magritte. La Ligne de vie. Attraverso un’eccezionale selezione di opere, l’esposizione ripercorre tutta la carriera dell’artista, dagli esordi fino ai più celebri dipinti della maturità.
CONTINUA A LEGGERE

Risultati immagini per LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA, Dall'8 settembre al 9 dicembre 2018LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA  Dall’8 settembre al 9 dicembre 2018-
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). www.magnanirocca.it    info@magnanirocca.it
tel. 0521 848327 / 848148 

Continua a leggere 

 

Risultati immagini per Sandro Chia- Locarno, 9 settembre 2018 - 6 gennaio 2019 Risultati immagini per sandro chia opere Leave the artist alone

Sandro Chia
9 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Pinacoteca Comunale Casa Rusca, Locarno A cura di Rudy Chiappini
Dicastero Cultura Piazzetta de’ Capitani 2 CH-6600 Locarno +41 (0)91 756 31 70
servizi.culturali@locarno.ch
 Continua a leggere 
 

Risultati immagini per Modigliani Art Experience  - MudecModigliani Art Experience
La mostra multimediale al Mudec dedicata a Modigliani
Al MUDEC torna il palinsesto estivo all’insegna dell’arte,
con

                             MODIGLIANI ART EXPERIENCE –  20 giugno 2018 – 4 novembre 2018 

MUDEC – Museo delle Culture di Milano
Via Tortona, 56, 20144 Milano MI  –  tel. 02 54917
www.mudec.it/

I musei del Polo del Novecento – Mudec e Museo del Novecento –24 ORE Cultura e CrossMedia Group insieme per dare al visitatore un’esperienza artistica completa del Maestro Modì 

 
 Continua a leggere 

ALMA MATER, CREAZIONE MULTIMEDIALE DI YUVAL AVITAL


ALLA FABBRICA DEL VAPORE IN ARRIVO L’ALMA MATER, CREAZIONE MULTIMEDIALE DI YUVAL AVITAL 

 
Dall’8 luglio al 29 agosto la nuova imponente opers multimediale con una stupefacente foresta di 140 altoparlanti in pietra e terracotta da cui si diffondono voci e suoni della natura. Continua a leggere...»

NATURA NATURANS. ROXY PAINE E MEG WEBSTER (OPERE DAL 1982 AL 2015

Il FAI Fondo Ambiente Italiano      
presenta dal 12 giugno 2015 al 28 febbraio 2016
a Villa Panza (Varese),  la Mostra 
Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster(Opere dal 1982 al 2015
Villa e Collezione Panza, Varese Circondata da un magnifico giardino all'italiana, Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo è stata costruita alla metà del XVIII secolo per volontà del marchese Paolo Antonio Menafoglio e ampliata in epoca neoclassica dall'architetto Luigi Canonica, su incarico del duca Pompeo Litta Visconti Arese. La villa è celebre nel mondo per la collezione d'arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni '50. Nei saloni e nelle grandi scuderie, sono oggi esposte oltre cento opere di artisti contemporanei, oltre a ricchi arredi del periodo che va dal XVI al XIX secolo e ad un'importante raccolta di arte africana e precolombiana. 
La Mostra Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster (Opere dal 1982 al 2015)”,
 è 
una mostra che vuole  riflettere  sul tema della natura come generatrice e fonte di vita, in concomitanza con Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

PIERO DELLA FRANCESCA.   IL DISEGNO TRA ARTE E SCIENZA

La grande mostra dedicata al Maestro di San Sepolcro
resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia e, tra gli altri, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, attiva tra i prestigiosi musei prestatori

delle opere esposte, prorogata al 28 giugno 2015 

“PIERO DELLA FRANCESCA. Il disegno tra arte e scienza” è un appuntamento imperdibile, di rilevanza internazionale, un’esposizione dal sapore universale che consente di comprendere il linguaggio espressivo di Piero della Francesca – “Monarca a li dì nostri della pictura e architectura” come lo definì Luca Pacioli nel De Divina proportione (1509), gran fonte di ispirazione per il lavoro di Leonardo – e di decifrare i codici di lettura della sua opera, gettando nuova luce su un artista che ha tramutato la scienza in arte e che ha saputo influenzare, a distanza di tempo, le Avanguardie del primo Novecento e la pittura Metafisica, quella che, ufficialmente era nata a Ferrara con De Chirico, il fratello Savinio e De Pisis ai primi del Novecento, ma che aveva visto ‘la luce’ ben prima, proprio grazie a Piero ed ai suoi ‘insegnamenti impartiti’ all’Officina Ferrarese umanistico - rinascimentale di  Cosmé Tura, Ercole de’Roberti, Francesco del Cossa. La Mostra-Evento dedicata al maestro di Sansepolcro ed alla nascita dello studio ed applicazione della prospettiva quattrocentesca, è visitabile fino al 28 giugno nelle sale di Palazzo Magnani a Reggio Emilia,  procrastinata la chiusura grazie all’altissimo riscontro di visitatori. Il merito va sicuramente ai curatori, Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro, Luigi Grasselli, che per la prima volta hanno pensato di evidenziare un aspetto della vita dell’artista fino ad ora poco indagato ma importantissimo per il suo percorso artistico: quello di matematico, teorico della prospettiva e disegnatore. Un successo che non sarebbe stato tale però senza la generosità di musei e biblioteche di tutta Europa che hanno permesso di mostrare al grande pubblico opere fondamentali della storia dell’arte italiana. Un ringraziamento particolare va a Ferrara, da cui proviene un’importante tavola di Sebastiano Serlio raffigurante una scenografia teatrale, la prima dipinta secondo i precetti vitruviani, custodita nella Pinacoteca Nazionale della città Estense. Fulcro dell’esposizione è l’esemplare del De Prospectiva Pingendi della Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero della Francesca, scritto in lingua volgare da grande umanista qual era: il prezioso testo fa fede del continuo labor limae del Maestro ed ospita nei suoi 110 fogli numerosi disegni di mano sua. Tra le opere grafiche e pittoriche di Piero (è esposto il suo magnifico affresco staccato del “San Ludovico da Tolosa” del Museo di Sansepolcro) presenti capolavori pittorici e grafici di altri grandi maestri del XV e XVI secolo quali Lorenzo Ghiberti, il ferrarese Ercole de’ Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio, Albrecht Dürer, Bernardo Zenale, Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi, Amico Aspertini, Michelangelo e molti altri.
                                                                                   
di Maria Cristina Nascosi Sandri                                      
                                                

 

Arte e Follia  Labirinto della Masone, Fontanellato (PR)

Fino ad ottobre 2015

 Antonio LIGABUE, Leopardo 

Con lo spirito di un Je déclare – parafrasando il J’accuse di Zola – riflessivo, quasi un ripiegamento su se stessi e le proprie origini, da parte dei protagonisti, è nata

Arte e Follia

la mostra ultima curata da Vittorio Sgarbi, dedicata a Ligabue e Ghizzardi che raccontano, ad un tempo, se stessi e la loro vicenda individuale, illustrando il loro peculiare mondo creativo, unico, ognuno a modo proprio, contemporanei nel limite ristretto di una topografia padana di pianura reinventata dalla mano dell’uomo. Organizzata da Augusto Agosta Tota e fortemente voluta dalla Fondazione Franco Maria Ricci ed il Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma, in occasione di Expo 2015, ben si colloca all’interno dello stesso circuito ufficiale della grande manifestazione. Dopo un battage pubblicistico internazionale, il Labirinto di Franco Maria Ricci a Fontanellato apre al pubblico per la prima volta presentando questo eccezionale iter artistico che si compone di 30 capolavori a firma Antonio Ligabue e 50 Pietro Ghizzardi, di cui 9 inediti, un’occasione unica per godere dell’opera di due straordinari protagonisti dell’arte della seconda metà del XX secolo, messi a confronto per individuarne le caratteristiche distintive. Ma molte anche gli elementi in comune: entrambi conobbero l’emarginazione sociale, le difficoltà dell’esclusione e dell’indigenza, i limiti di una formazione e di un bagaglio culturale che li obbligava a cercare in se stessi le motivazioni di un’iconografia che fosse in grado di ricostruire il loro mondo fantastico, unico, permettesse loro di interagire con gli altri, narrando, per immagini, le emozioni più profonde ed autentiche.
Entrambi crearono un linguaggio artistico assolutamente esclusivo, al di là ed al di fuori di scuole, maestri e modelli: un’affabulazione delle metafore della loro esistenza, dei loro sogni e dei loro desideri, della loro esistenza, insomma. Entrambi raggiunsero vette di altissimo livello, maestri originali e geniali dell’arte del XX secolo. La mostra è supportata da un catalogo èdito, con la consueta cura ed eleganza, da Franco Maria Ricci e s’avvale dei testi di Vittorio Sgarbi, Marzio Dall’Acqua, Pascal Bonafoux e Gianfranco Marchesi. La visita alla mostra sarà vieppiù golosa occasione per visitare il già famoso Labirinto di Franco Maria Ricci, in località La Masone, a Fontanellato, in provincia di Parma. Il complesso del labirinto ospita spazi culturali per oltre 5000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte permanente di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) ed una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giovambattista Bodoni e l’intera produzione di Alberto Tallone.Completeranno naturalmente questa collezione storica tutti i libri e le pubblicazioni preziosissime curate da Franco Maria Ricci in cinquant’anni di attività.  More info to: www.labirintodifrancomariaricci.it

                                                                      di Maria Cristina Nascosi Sandri                


 

ANTONIO LIGABUE (1899-1965)


 

 

 

 

 

GUALTIERI  (Reggio Emilia) la cittadina  dove  HA VISSUTO PER OLTRE 40 ANNI, rende omaggio al suo celebre ed illustre concittadino a cinquant’anni dalla sua scomparsa  con   una grande mostra antologica
 dal 31 maggio all'8 novembre a palazzo Bentivoglio.  
tel 0522 221869

180 le opere   tra  dipinti, disegni, incisioni e sculture in terracotta in esposizione nelle
 Sale dell’Eneide e  di Giove del palazzo Bentivoglio.
I dipinti esposti, molti ritenuti massimi capolavori dell’artista, sono suddivisi nei tre periodi nei quali si è soliti ripartire l’opera di Ligabue (1928-1939; 1939-1952; 1952-1962) e coprono tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti
.
Nell’universo creativo  di Ligabue due sono i motivi  verso i quali  ha mostrato la sua attenzione: gli animali e i ritratti di sé.
Quest’importante appuntamento costituirà un punto fermo da cui partire per una corretta valutazione critica e storica del lavoro di Ligabue, in grado di sottolineare il grande valore di Ligabue nell'àmbito dell'arte italiana ed europea, al di là della fuorviante definizione di "naïf" che l'ha troppo a lungo accompagnato e ne ha mortificato la comprensione.
L’allestimento  nel Salone  dei  Giganti è stato ideato  da Mario Botta, che come dichiara lui stesso, ha trasformato “la meraviglia architettonica  della Sala dei Giganti nel cuore stesso dell’antologica dell’artista selvaggio e primitivo, vissuto nei decenni scorsi ai margini di questa città, che ora viene riconosciuto per la profondità del suo essere e per la sapienza del suo fare”
L’esposizione  è la prima iniziativa  della nascente FONDAZIONE MUSEO ANTONIO LIGABUE, nata con lo scopo di gestire,  promuovere il MUSEO ANTONIO LIGABUE, nonchè  valorizzare  l’opera dell’artista. L’esposizione è  curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio  del Ministero dei Beni  e delle Attività Culturali  e del Turismo,  della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri
La Fondazione Museo Antonio Ligabue, presieduta da Livia Bianchi, coadiuvata da un consiglio di amministrazione composto da Achille Brunazzi e Stefano Landi, è diretta da Sandro Parmiggiani, storico e critico dell’arte, già direttore di Palazzo Magnani a Reggio Emilia. La sede è in Palazzo Bentivoglio,sito in piazza Bentivoglio,  edificio cinquecentesco progettato dall’ingegnere ferrarese Giovan Battista Aleotti, recentemente ristrutturato dal Comune di Gualtieri, ponendo in sicurezza anche quelle strutture lesionate dal terremoto del maggio 2012. I lavori hanno interessato anche lo spettacolare Salone dei Fasti, altresì detto dei Giganti, che ospiterà la collezione permanente e tutte le iniziative espositive temporanee di cui il Museo si farà promotore.
 
30 maggio 2015                                                                                                                 ornella torre

                                                 

DOMODOSSOLA | I ritratti di Carlo Fornara | Dal 31 maggio in mostra

 

DOMODOSSOLA: A CASA DE RODIS DAL 31 MAGGIO AL 31 OTTOBRE 2015

LA MOSTRA  CARLO FORNARA E IL RITRATTO VIGEZZINO Prospettiva e confronti

a cura di Annie-Paule Quinsac 
 
L'esposizione presenta 65 opere, tra dipinti, disegni e sculture, provenienti dalla Collezione Poscio e da altre raccolte private in grado di approfondire il tema della ritrattistica italiana di fine Ottocento e il legame tra Carlo Fornara e la tradizione figurativa sviluppata in valle Vigezzo.
 

COLLEZIONE MARAMOTTI: Enrico David ed Esko Männikkö



Enrico "La Caduta" David 
17 maggio - 18 ottobre 2015 

Esko Männikkö | Time Flies. A highlight 

17 maggio - 27 settembre 2015 
 
Collezione Maramotti presenta  due nuove mostre di Enrico David ed Esko Männikkö, in apertura il 17 maggio negli spazi della Collezione dedicati alle mostre temporanee. Continua a leggere...»
 
Collezione Maramotti  Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia  Tel. +39 0522 382484


 

mostra RENZO FERRARI VISIONI NOMADI | Museo Cantonale d'Arte, Lugano | 16 maggio - 2 agosto 2015


 
 

 
il 16 maggio apre al Museo Cantonale d'Arte di Lugano la mostra antologica dedicata all'opera di Renzo Ferrari che rintraccia l'intero percorso creativo dell'artista, dagli esordi alla fine degli anni cinquanta, fino ai giorni nostri. Continua a leggere...»
 

Dal 23 aprile 2015 riapre la Carrara.- Bergamo

 Dal 23 aprile 2015 riapre la Carrara.
Pisanello, Mantegna, Raffaello, Lotto, Moroni, Fra Galgario:
un viaggio di cinque secoli nella storia dell'arte italiana.
 
Il 2015 è l’anno di riapertura di Accademia Carrara di Bergamo, l’anno di inizio di un nuovo percorso, di una nuova avventura che conferma la Carrara museo vivo, ricco e accogliente.
Nata nel 1796 dall’idea visionaria del nobile bergamasco Giacomo Carrara, che ha dato vita a un’istituzione museale a partire dalla propria passione di collezionista, Accademia Carrara si distingue nel panorama artistico italiano per identità e qualità del suo patrimonio: è da sempre considerata museo del collezionismo italiano e fra le più affascinanti raccolte d'arte dal Quattrocento all’Ottocento, con un nucleo rinascimentale di rilievo.  
 

"ABBONAMENTO MUSEI", LA CARD PER ACCEDERE A OLTRE 80 LUOGHI D'ARTE LOMBARDI

 
Un’unica tessera per l’ingresso libero e illimitato in oltre 80 musei e siti di interesse storico e culturale del territorio lombardo. In vendita a partire dal 19 maggio 2015 . Continua a leggere...»


 

LA ROSA DI FUOCO   La Barcellona di Picasso e Gaudí
 

                                 

Una nuova mostra dal sapore eccezionale ed internazionale, sta per aprirsi a Ferrara nella splendida ed unica cornice espositiva di Palazzo dei Diamanti, in corso Ercole I d'Este, 21 Dal 19 aprile al 19 luglio 2015 La rosa de fuego. La Barcellona di Picasso e Gaudí  -  questo il titolo del’eccellente evento – evocherà, infatti, con le opere esposte, la straordinaria fioritura che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ha cambiato il volto della città catalana e l’ha resa uno dei più effervescenti centri dell’Arte e dell’Architettura in Europa. I capolavori di Antoni Gaudí e Pablo Picasso descrivono i vertici assoluti di questo periodo aureo, contestualmente alla produzione, non meno rilevante, di un’ampia e compendiativa cerchia a tutto tondo di architetti, pittori, scultori, musicisti, poeti, scrittori e drammaturghi, protagonisti di quel movimento di rinnovamento artistico e culturale che assunse il nome di Modernismo Catalano. La mostra presenta un più che esauriente ritratto della scena artistica di Barcellona tra il 1888 e il 1909, mettendo in luce la sua variegata fisionomia. L’entusiasmo per il dinamismo della vita moderna convive con la consapevolezza delle profonde lacerazioni che proprio la modernizzazione portava con sé. Di qui il titolo della mostra – “La rosa de fuego” – nome in codice attribuito a Barcellona, all’epoca, in alcuni circoli anarchici internazionali a causa delle aspre tensioni sociali che ne contraddistinsero la storia. Di questi orientamenti si fanno, di volta in volta, interpreti i grandi nomi dell’arte catalana, a partire da Lluís Domènech e Gaudí, geniali innovatori del linguaggio architettonico e delle arti decorative; accanto ad essi un gruppo di artisti, tra i quali Ramón Casas, Santiago Rusiñol, Hermenegildo Anglada Camarasa, Isidre Nonell, Juli Gonzalez e il giovane Picasso, che mettono in scena con stili differenti una sorprendente rappresentazione della vita moderna tra Barcellona e Parigi, loro seconda patria. L’atmosfera scintillante dei caffè letterari e dei ritrovi notturni rivive accanto alla rappresentazione disincantata dei suoi protagonisti: femmes fatales, ballerine, lucciole, artisti. Allo stesso tempo la voluttuosa ed elegante intimità degli interni borghesi ha un potente contraltare nelle toccanti icone di clochards di cui i capolavori di Picasso risultan essere le più alte testimonianze. I capitoli della mostra mettono enfin a confronto le multiformi espressioni di questa stagione creativa, dai dipinti ai manifesti, alle cosiddette Arti Applicate – arredi, gioielli - dalle scene teatrali alle sculture, facendo risaltare una rete di imprescindibili influenze ed interessi comuni e reciproci.  
                                                         di Maria Cristina Nascosi Sandri
                                                           

miart 2015 - 10 - 12 aprile 2015 - fieramilanocity

 
          miart 2015   -   10 - 12 aprile 2015

 

   www.miafair.it   -  info@miafair.it 
 MIA Fair vi aspetta a The Mall dall'11 al 13 aprile per la V edizione!
The Mall Porta Nuova Varesine Piazza Lina Bo Bardi, 1
venerdì 10 Aprile: Opening - sabato: ore 11 - 21 - domenica: ore 11 - 20
lunedì: ore 11 - 21
Evita la coda, acquista il biglietto online  Continua a leggere...»

 



DA DEGAS A PICASSO - Capolavori dalla Johannesburg Art Gallery
Complice l'arte, un ponte fra popoli 

Scuderie del Castello Visconteo – Viale XI Febbraio 35, Pavia
Fino al 19 Luglio 2015

Il nuovo appuntamento espositivo di primavera per i Musei Civici di Pavia presenta oltre 60 opere realizzate dai principali protagonisti della scena artistica internazionale dalla metà del XIX fino al secondo Novecento: il percorso espositivo, diviso in sezioni cronologiche e tematiche, permette ai visitatori di percorrere un viaggio nella storia dell'arte spaziando dall'Europa agli Stati Uniti fino al Sud Africa in un racconto che si sposta tra momenti storici, luoghi e linguaggi artistici diversi. La prima opera che incontriamo è un ritratto: “Lady Phillips”, eseguito dal pittore italiano Antonio Mancini nel 1909. Ma per capire meglio il motivo di questa scelta occorre tornare un po' indietro nel tempo, ai primi anni del 1900. Lady Florence Phillips, moglie del magnate inglese dell'industria mineraria Sir Lionel Phillips, entrambi di origini inglesi, vivevano a Johannesburg, quasi all'estremo sud del Continente africano. Donna dal grande fascino, con la passione del collezionismo d'arte, convinta che la sua città dovesse avere un museo d'arte, ella persuase il marito ed alcuni magnati dell'industria a investire nel progetto. Determinata a portare avanti la sua idea, venderà poi un diamante azzurro regalatole dal consorte per acquistare i primi lavori; sin dalla sua apertura, avvenuta nel 1910, quella sede museale presentava una selezione di opere di straordinaria qualità e modernità, un nucleo arricchitosi poi negli anni grazie a nuove acquisizioni e donazioni, anche per merito dei consigli e suggerimenti di Hugh Lane, altra grande personalità della scena culturale anglosassone. La Johannesburg Art Gallery è situata in Joubert Park, nel quartiere centrale degli affari della Capitale della Repubblica Sudafricana. L'edificio, progettato da Sir Edwin Lutyens, si compone di 15 sale espositive e giardini con sculture all'aperto. Ospita collezioni di dipinti olandesi del 17mo secolo, arte britannica ed europea del Settecento e dell'Ottocento, arte sudafricana dell'Ottocento, una vasta collezione d'arte contemporanea locale ed internazionale del Novecento e un armadietto di stampe contenente opere dal 15mo secolo ai tempi nostri. Proprio questa importante istituzione museale ha concesso dopo una prima sezione dedicata all’800 inglese con capolavori di Millais, Hunt, Alma-Tadema, Turner e del “preraffaellita” Dante Gabriel Rossetti, questa esposizione continua con un capitolo interamente dedicato all’ “Impressionismo”: dalle prime opere anticipatrici della corrente, come l’incantevole paesaggio di Corot, si passa alle iconiche “Due ballerine” di Degas, arrivando poi alla scena post-impressionista con Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Bonnard e Vuillard attraverso opere che già aprono la strada alla modernità. Una modernità che però Lady Phillips non fece in tempo a conoscere e che anche Sir Hugh Lane non frequentava. Le prime acquisizioni o donazioni d’arte moderna infatti arrivano alla J.A.G. piuttosto tardi, ed oggi la collezione vanta capolavori firmati dai più importanti protagonisti delle avanguardie come Derain, Matisse, Picasso, Modigliani, Pechstein; quindi uno studio di Francis Bacon, un carboncino di Henry Moore, un’opera di Lichtenstein, un triplo ritratto di Joseph Beuys di Andy Warhol,   e il poligonale acrilico su tela di Noland datato 1978. Ma la parte della mostra pavese più interessante per noi europei è l’ultima breve sezione dedicata al Sudafrica, una sala conclusiva che lega due mondi sotto il segno universale dell’arte che non conosce confini. Da subito la nobildonna espresse il desiderio che il suo museo non fosse un luogo destinato solo ad un’élite, ma aperto a tutti, soprattutto aperto all’arte locale.   Ci volle molto tempo però perché l’intento di Lady Phillips fosse realizzato. La prima opera black fu infatti acquistata nel 1940: fu un dipinto di Gerard Sekoto. Ma fino al 1972 fu l’unica, a causa del regime dell’apartheid, e si dovette aspettare fino al 1986, grazie ad una legge di portata internazionale, preludio poi alla liberazione, dopo anni di progionia, di Nelson Mandela, per vedere cambiare sensibilmente grazie alla creazione dell’Anglo American Johannesburg Centenary Trust. E ora si può dire che la sezione di arte sudafricana sia tra i punti di forza dell’intero museo. Nell'esposizione pavese possiamo vedere opere di Irma Stern, una delle più importanti autrici sudafricane del Novecento, dalle ascendenze espressioniste, che ha conosciuto il successo prima in Europa e poi nella propria terra. Quindi un ritratto firmato da Maggie Laubser che sembra far stringere la mano a due mondi raffigurando una ragazza dai tratti africani in uno stile espressionista. Si continua con le contaminazioni con l’arte europea attraverso un’opera di Maude Summer, per poi indagare l’arte locale con Selby Mvusi che rappresenta il versante più contrastato e doloroso della scena artistica sudafricana soffocata dall’apartheid. Chiude questa sezione - e quindi l'intera mostra - George Pemba, che nella sua arte racconta le tradizioni locali, la vita urbana e la realtà dell’apartheid, con uno stile del tutto personale.
La mostra è ideata, prodotta, organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Pavia e con il patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano e realizzata con la consulenza scientifica di Simona Bartolena. Per tutta la sua durata è prevista una serie attività didattiche e visite guidate per bambini e adulti che permettono di approfondire le bellissime opere esposte nelle sale delle Scuderie del Castello Visconteo.   
Scuderie del Castello Visconteo – Viale XI Febbraio 35, Pavia
Fino al 19 Luglio 2015; orari: lunedì al venerdì 10-19; giovedì 10-22; sabato, domenica e festivi 10-20
(La biglietteria chiude un’ora prima)
Informazioni e prenotazioni Tel:+39 0382 33676; Tel:+39 02 36638601 (lunedì-venerdì 9-13.00 e 14-18)

                                                                                                                  Fabio Giuliani

                                                   
 

MATER - PERCORSI SIMBOLICI SULLA MATERNITÀ

La mostra MATER. percorsi simbolici sulla maternità, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,promossa dal Comune di Parma, in programma dall’8 marzo al 28 giugno 2015 al Palazzo del Governatore di Parma, si propone di esplorare l’aspetto sacrale e archetipico della maternità Continua a leggere...»

 

Franz von Stuck, <em>Il Peccato</em>, 1900 ca., olio su tela; Zagreb, Museum of Arts and CraftsHans Unger, <em>Salomé</em>, 1917, 135x90cm; Städtische Galerie Dresden - Kunstsammlung, Museen der Stadt DresdenGustav Moreau, <em>Le Voyageur ou Oedipe, voyageur</em>, 125x95cm; Musée de La Cour d'Or, Metz Métropole

"Il demone della modernità"

Una mostra a Palazzo Roverella di Rovigo propone un percorso - inquietante -  nel ‘secol breve’ all'insegna dell'inconscio e dello spirito, del simbolo e dell'ideale, del mistero e del dramma

Ha appena aperto a Rovigo, a Palazzo Roverella, la mostra “Il demone della modernità. Pittori visionari all'alba del secolo breve” che rimarrà in parete fino al 14 giugno. E’ promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il Comune e l’Accademia dei Concordi.Un progetto espositivo insolito, curato da Giandomenico Romanelli, lo stesso dell’Ossessione Nordica – la mostra dello scorso anno, un viaggio carico di emozioni che accompagna, ad un tempo, negli abissi dell’inconscio e nelle brillantezze dello spirito. Assieme ad alcune icone ‘classiche’ dell’universo simbolista, vengono presentate opere ad unire la suggestione del simbolo e la libertà visionaria dell’ideale: un percorso tra scoperte di un’arte misteriosa e la rappresentazione drammatica e cruda della follia della guerra, ma anche dell’esistenza, allora quanto mai, sul filo di un invisibile quanto palpabile rasoio: su tutto il fil rouge della mostra, l’avvicinarsi di una modernità inquieta e tempestosa. Ad affabulare, interpretare e vivere nelle e con le loro opere queste emozioni quasi ultra-terrene son artisti europei, alcuni non conosciuti, ma grandi, quali James Ensor, Franz Von Stuck, Leo Putz, Odilon Redon, Arnold Boecklin, Paul Klee, Carlos Schwabe, J.A.G. Acke, M. Kostantinas Ciurlionis, Max Klinger, Leon Bakst, Alfred Kubin, Felicien Rops, Gustav Moreau, Hans Unger, Lovis Corint, K. Wilhelm Diefenbach e tra gli italiani, Mario De Maria, Guido Cadorin, Cagnaccio di San Pietro, Bortolo Sacchi, Alberto Martini. In esposizione anche le suggestive visioni di New York di Gennaro Favai ed importanti excerpta dal primo cinema, quello di Lang, Murnau, Buñuel.
Essenziale baedeker alla mostra il catalogo, èdito da Marsilio e curato dallo stesso Romanelli insieme con Franca Lugato

di Maria Cristina Nascosi Sandri


 

TATO alla Galleria Russo di Roma,
dopo l’Anteprima ad ArteFiera di Bologna 
fino al 28 febbraio 2015
 

di Maria Cristina Nascosi Sandri
E’ stata appena inaugurata, negli spazi della Galleria Russo di Roma, la mostra antologica di Tato, a cura di Salvatore Ventura. Una ricca esposizione che racconta oltre trent’anni di produzione artistica del pittore bolognese, personaggio-chiave del Futurismo e fondatore dell’Aeropittura.
Più di sessanta le opere esposte a descrivere la particolare predisposizione dell’artista per la visione aerea e realistica del mondo e la sua ricerca - come spiega Ventura nel suo testo critico - di una pittura “ che spezzi gli schemi tradizionali della triplice dimensione: che dia il segno della libertà negli spazi, e permetta di fondere insieme la linea rigida di un longarone d’ala con il carosello multicolore di un paesaggio sottostante: che sappia intersecare aria, terra, mare in una infinita varietà di piani compenetranti; che frantumi, polverizzi, evapori, in un arcobaleno di sensazioni velocissime, la pigra tavolozza dei colori tradizionali, sino a darci uno spettro visivo del paesaggio in volo, rispondente alle nuove esperienze umane, create da un venticinquennio di attività aviatoria.”
Fra i dipinti presenti alla Galleria Russo alcune opere di grande importanza storica: Sorvolando in spirale il Colosseo, già esposto alla recente mostra dedicata al Futurismo al Guggenheim Museum di New York; Lancio con il paracadute (Sensazioni di volo), esposto alla prima mostra dell’aeropittura del 1931; la rara Natura morta del 1921, firmata con lo pseudonimo Olga Mazzieri; la serie delle Aeropitture di guerra realizzate alla metà degli anni’30 e, a testimonianza un’importante tappa raggiunta dall’aviazione italiana, la tempera su carta kraft Idrovelocità (Folgore rossa pilotata da De Bernardi che ha superato per la prima volta nel 1928 i 500 km/h). L'esposizione, che è stata presentata in anteprima con una selezione di opere all’edizione 2015 di ArteFiera Bologna, si inserisce nel percorso ormai storico della Galleria, che da oltre vent’anni si dedica alla valorizzazione dei grandi artisti del novecento italiano e segue, in ordine di tempo, le monografiche già dedicate ai grandi protagonisti del Futurismo: Gerardo Dottori (2014), Filippo Tommaso Marinetti (2013), Giacomo Balla (2010), Umberto Boccioni (2000), Carlo Erba (2013), Mino delle Site (2008). GB Enigma di Gianni Bulgari, per questo evento, ospiterà nei propri spazi di via Margutta, come già accaduto in occasione della mostra dedicata a Gerardo Dottori una sezione di opere facenti parte della mostra che dialogherà con alcuni importanti gioielli della collezione GB Enigma ispirati al Movimento Aerofuturista. Testi critici in catalogo di Salvatore Ventura, Maria Fede Caproni, Mariastella Margozzi e Beatrice Buscaroli. L’esauriente catalogo, pure già disponibile, in anteprima, ad ArteFiera di Bologna, è corredato da una ricca sezione di apparati scientifici tra cui l’imprescindibile regesto completo delle mostre di Tato nel periodo fra il 1919 e il 1943, ed è edito da Palombi Editori (Roma): tutte le opere sono pubblicate a colori e accompagnate da accurate schede scientifiche.

Info:   Galleria Russo  via Alibert, 20 Roma  lun 16.30-19.30; mar-sab 10-19.30 ingresso libero                                                                   

                          

Boldini e De Pisis, ‘ospiti d’eccezione’ nella loro città

Al Castello Estense di Ferrara un doppio iter artistico per due grandi artisti ‘local-internazionali’Filippo de Pisis, Natura morta col Martin pescatore, 1925, olio su cartone, 46x71,5cm

Filippo de Pisis, Natura morta col Martin pescatore, 1925, olio su cartone

L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis” è la mostra in programma a Ferrara dal 31 gennaio al 31 maggio e dall’1 al 30 settembre 2015.

Eleganti ritratti di protagoniste della Belle Epoque tra sale rinascimentali fastosamente decorate, camerini segreti che fanno da scrigno a paesaggi e nature morte pulsanti di emozioni. A partire dal 31 gennaio, al Castello Estense di Ferrara sarà possibile ammirare una galleria di capolavori di Boldini e De Pisis selezionati dalle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari: il monumento simbolo della città, capolavoro tre - quattrocentesco di Bartolino da Novara - Arte nell’Arte ! - farà così da cornice di grande eccellenza alle opere di due grandi artisti ferraresi, tra i protagonisti della scena internazionale tra Otto e Novecento, Italiens de Paris, cètte a dire.  Ferrara conserva le più ricche collezioni di opere di Boldini e De Pisis: questi tesori sono rimasti celati in seguito al terremoto del 2012 e riacquisteranno la dovuta visibilità grazie all’allestimento – estemporaneo? - nelle sale del Castello previsto fino alla riapertura dei musei a Palazzo Massari. Nel sontuoso appartamento di rappresentanza al piano nobile si svilupperà un racconto per immagini dell’intero percorso boldiniano, attraverso una vasta selezione di dipinti e opere su carta: dalle prime prove eseguite a Firenze accanto ai Macchiaioli - i suoi iniziali mèntori al Caffè Michelangelo, a Firenze -  ritratti che hanno l’immediatezza della pagina di un diario, alle brillanti invenzioni che evocano le atmosfere della vita moderna nella Parigi degli Impressionisti, fino alle icone della pittura boldiniana, effigi di aristocratiche quali la contessa de Leusse o Madame Lydig, quando Boldini si era ormai imposto come ritrattista incontrastato della Belle Epoque. Nei celebri Camerini di Alfonso I, aperti per questa occasione, presenti invece opere dell’altro ferrarese, Filippo Tibertelli De Pisis, più giovane ed attivo, come già detto, in sèguito, sulla scena artistica parigina. Il percorso propone una sintesi della personalità artistica depisisiana, a partire dalle testimonianze del periodo giovanile, dense di memorie, sogni e speranze alla vigilia del trasferimento a Parigi, per concentrarsi poi sulle creazioni della maturità, poi che l’artista ha assimilato la lezione di De Chirico e del periodo pittorico della Metafisica e realizza un linguaggio tutto proprio, trascrizione pittorica – e poetica, da non dimenticare che lui fu anche grande scrittore -  delle emozioni vissute nella Ville lumière. A concludere saranno le opere dell’ultima stagione in cui, non a caso, la cosiddetta ‘poesia delle immagini’ è ‘risolta’ all’essenziale.
Orari di apertura
Da gennaio a maggio e da settembre a dicembre: 9.30-17.30  - (ad esclusione dei lunedì non festivi di gennaio, ottobre, novembre e dicembre)   Da giugno ad agosto: 9.30-13.30 / 15.00-19.00  (ad esclusione dei lunedì non festivi di luglio e agosto)
Chiuso 25 dicembre           
Informazioni e biglietteria  Tel. 0532 299233 castello.estense@provincia.fe.it  www.castelloestense.it

                                                   di Maria Cristina Nascosi Sandri

mostra GOTTARDO ORTELLI | 30 gennaio.-2 novembre 2015

Dal 30 gennaio al 2 novembre 2015, le Vip Lounges dell’aeroporto di Milano Malpensa si trasformano in spazi espositivi, ospitando le opere di Gottardo Ortelli (Viggiù, 1938 - Varese, 2003) che ha attraversato oltre quattro decenni di storia dell’arte italiana, dagli anni sessanta fino ai primi del nuovo secolo.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara, è il secondo appuntamento del progetto SEA e MA*GA per l’arte, nato dalla volontà di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa, e del museo MA*GA di Gallarate di trasformare le aree d’attesa dello scalo milanese in un luogo dove l’arte si esprime e si racconta.


 

“Il cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol”


 
A Brescia una mostra in dieci portate racconta il Tema di Expo Milano 2015
Brescia - Via dei Musei Palazzo Martinengo / 24 gennaio - 14 giugno - tel. +39 0302906403 
Il cibo come mezzo di comunicazione in oltre quattro secoli
E' la più importante esposizione dedicata al cibo nell’arte mai organizzata finora in Italia.
E’ una mostra in linea con il Tema di Expo Milano 2015 
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, attraverso i dipinti esposti si scopre  i cibi e i piatti tipici delle terre di origine del pittore  inoltre si scopre alimenti oggi scomparsi.


La poesia della luce   
Venezia, Museo Correr Fino al 15 marzo 2015

Da oggi, 6 dicembre 2014, sono esposti al Museo Correr di Venezia, 140 meravigliosi disegni provenienti da una delle più importanti collezioni al mondo  che ripercorrono l’arte e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento, un arco temporale davvero prodigioso. In mostra i grandi Maestri Veneti della luce da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fino a Veronese eppoi Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e, last but not least, gli stranieri innamorati di Venezia come Callow e Sargent, ben noto al pubblico di Ferrara Arte. Disegni preparatori, schizzi veloci a fissare l'idea, modelli e studi per l’atelier, ma anche composizioni finite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa: fatta di linee, ombre, chiaroscuri, definizione di forme e plasticismi, trasposizione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infinite possibilità della luce che poi verranno ereditate e ridefinite, nel tempo, nella ‘forma’ cinematografica: non a caso si ‘chiamano’ maestri della luce i grandi cine-fotografi del calibro del triplo premio Oscar tutto italiano Vittorio Storaro, per non citarne che uno. In mostra a Venezia, al Museo Correr dal 6 dicembre 2014 al 15 marzo 2015, giungono dalla National Gallery of Art di Washington oltre centoquaranta opere realizzate tra il XVI e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffinati artisti italiani. Un nucleo specifico di una delle più importanti collezioni di disegni al mondo ricondotti in laguna per un irripetibile approfondimento dei risultati che la creatività dei grandi maestri veneti ha saputo trasferire anche – e, forse, soprattutto -  nell'opera grafica: da Mantegna, Bellini e Carpaccio a Giorgione, Lotto e Tiziano; e poi Bassano, Veronese, Tintoretto, Piazzetta, Canaletto, Tiepolo, Guardi, fino alle passioni veneziane di "foresti" come James McNeill Whistler, Rudolf von Alt, Edward Lear, Carl Friedrich Heinrich Werner, William Callow e, soprattutto, John Singer Sargent.  Un percorso affascinante che attraversa quattro secoli dell’arte veneziana, dal Cinquecento all’Ottocento, rivelando la capacità grafica di sommi autori e sullo sfondo Venezia, non solo centro di produzione artistica, ma ancor più soggetto vero, fonte d’ispirazione, mito perenne. L’esposizione, che è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e con il contributo della The Gladys Krieble Delmas Foundation, è curata da Andrew Robinson, Senior Curator del dipartimento di disegni e stampe della National Gallery of Art di Washington, ed è preziosa anche per l'estrema fragilità delle opere esposte, che per tale ragione assai raramente hanno varcato i confini del museo americano. Si tratta della conferma di una collaborazione internazionale importante che prosegue una lunga tradizione di ricerca sulla pittura veneziana, che la Fondazione Musei Civici di Venezia, sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, intende portare avanti a fianco delle più prestigiose istituzioni museali del mondo.
Un essenziale e ricco catalogo edito da Marsilio è naturale ed imprescindibile corollario alla mostra.

                                                                 di Maria Cristina Nascosi Sandri

                                                    

 

ARTISSIMA : INTERNAZIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA   7 - 9 NOVEMBRE 2014, TORINO

facebooktwitterinstagrampinterest www.artissima.it

http://www.artissima.it/media/cosa-e-artissima/IMG_2.jpg

Nel corso degli anni Artissima si è accreditata a livello internazionale come un osservatorio sulla migliore ricerca nel campo delle arti visive e un evento culturale imperdibile per addetti ai lavori, appassionati d’arte e per la stampa, attirando 50.000 visitatori e oltre 1.200 giornalisti nel 2013.  La fiera è suddivisa in sei importanti sezioni: Main Section, che ospita le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale; New Entries, dedicata alle gallerie giovani più  interessanti; Present Future, sezione ad invito caratterizzata da stand monografici di artisti emergenti a livello internazionale; Back to the Future, mostre personali di artisti attivi tra gli anni ’60 e ’80 selezionati da un team di prestigiosi direttori di museo e curatori; e Art Editions, dedicata a gallerie e altri spazi che presentano edizioni, stampe e multipli di artisti contemporanei.  Novità del 2014 è Per4m, una speciale sezione di Artissima dedicata esclusivamente alla presentazione di lavori performativi. Per la sua ventunesima edizione Artissima presenterà 194 gallerie note e cutting-edge della scena mondiale e un inedito progetto espositivo - "SHIT AND DIE" - organizzato da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini a Palazzo Cavour. Per il quinto anno la fiera si svolgerà nella sede spettacolare dell’Oval, un padiglione dall’originale taglio architettonico realizzato in occasione dei Giochi Olimpici di Torino 2006 che si è rivelato il contenitore ideale per ospitare un appuntamento di riferimento per l’arte contemporanea internazionale quale Artissima.

                                                

SEGANTINI  - Palazzo Reale Milano Dal 19 settembre al 18 gennaio 2015 

La mostra riscopre il percorso artistico e la vita del pittore dall’infanzia, trascorsa nella vivace Milano post-unitaria, al trasferimento tra le montagne dell'Engadina, uno degli ultimi incontaminati paradisi naturalistici. Il suo avventuroso pellegrinaggio dai colli della Brianza alle Alpi svizzere narra la storia straordinaria, ancora poco conosciuta dal grande pubblico, della creatività culturale che si sviluppò nelle valli tra l’Italia e la Svizzera all’inizio del secolo scorso. La mostra prende il via con una sezione dedicata agli esordi milanesi del pittore, che con il suo ingresso all’Accademia di Brera diede inizio a un promettente e fecondo percorso artistico. Pittoreschi scorci dei Navigli rievocano lo splendore della Milano di fine Ottocento.poi approfondite le tematiche del ritratto e delle nature morte: Petalo di rosa, Ritratto della signora Torelli, Ritratto di Carlo Rotta e alcuni autoritratti permettono di ripercorrere i legami affettivi del pittore, testimoniando la sua indubbia potenza di ritrattista. Natura e vita nei campi è la sezione dedicata ai dipinti dell’artista che ben rappresentano la vita agreste: Sul balcone, Dopo il temporale, L’ultima fatica del giorno e Riposo all’ombra. Ecco qui esaltato il ruolo della montagna nell’opera pittorica di Giovanni Segantini, uno spaccato del paesaggio delle Alpi svizzere con le sue scene di vita nei campi, i suoi costumi caratteristici e una peculiare rappresentazione della società contadina. I magnifici dipinti Primavera sulle Alpi e Ave Maria a trasbordo affrontano invece il tema “Natura e Simbolo”, assieme ai capolavori del periodo di Savognino a tutti noti: Mezzogiorno sulle Alpi e Ritorno dal bosco. La maternità, tema caro e ricorrente nel percorso pittorico di Segantini, con la splendida opera Le due madri, considerata manifesto del divisionismo italiano alla prima Triennale di Brera, che vide la nascita ufficiale del movimento.

                                        
                                        

MARC CHAGALL Palazzo Reale Milano  Dal 17 settembre al 1 febbraio 2015

http://milanonews.biz/images/p001_1_01.png

La mostra Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985 è un viaggio a tappe nella storia, che accompagna il visitatore a percepire la molteplice identità, poetica e artistica, della cultura europea: per questo la retrospettiva dedicata a Chagall è uno degli appuntamenti più importanti di ‘Milano Cuore d’Europa’, il palinsesto che animerà la vita culturale milanese durante l’autunno. Con opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra le quali molti capolavori, questa mostra intende ripercorre una mappa non solo geografica, ma soprattutto artistica e spirituale complessa e caleidoscopica, che sta a fondamento dell’originale ‘profilo apolide’ dell’artista ”.Oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, a partire dal 1908, data in cui Chagall realizzò uno dei suoi primi quadri, Le petit Salon, fino alle ultime monumentali opere degli anni '80.

 

 


 

 Bramantino. L’arte nuova del rinascimento lombardo

Dal 28 settembre 2014 all’11 gennaio 2015   al Museo Cantonale d’Arte di Lugano
 un’importante esposizione dedicata a Bartolomeo Suardi detto il Bramantino (doc.1480–1530),

La mostra, a cura di Mauro Natale, professore onorario di Storia dell’Arte moderna presso l’Università di Ginevra, ripercorre l’itinerario culturale ed espressivo dell’artista a partire dagli esordi, secondo una sequenza cronologica ragionata e nuova rispetto alle proposte fino ad ora formulate dagli studiosi: dalla collaborazione con l’architetto e pittore Donato Bramante – da cui ha tratto il soprannome con il quale è noto ancora oggi – fino alle ultime opere conosciute tra le quali la Fuga in Egitto custodita in Ticino, nel Santuario della Madonna del Sasso a Orselina. Proprio in occasione della mostra, che vedrà riunirsi eccezionalmente diversi capolavori del Bramantino nella sede del Museo Cantonale d’Arte di Lugano, l’Ufficio dei beni culturali ha deciso di promuovere, in collaborazione con il museo, il restauro di questo dipinto, che costituisce una delle più importanti testimonianze di epoca rinascimentale presenti sul territorio ticinese e che sarà nuovamente visibile al pubblico all’apertura dell’esposizione, domenica 28 settembre.In mostra altri capolavori restaurati per l’occasione tra i quali  la Madonna con Bambino e Santi della Galleria degli Uffizi, che si potrà apprezzare nella sorprendente cromia originale restituita dal restauro.Accanto a opere capitali di Bramantino provenienti da prestigiose istituzioni come la National Gallery di Londra, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid o ancora la Pinacoteca di Brera di Milano, saranno presenti in mostra opere degli artisti con i quali Bramantino condivise la scena, in primo luogo Bernardo Zenale, e di quelli che raccolsero la sua eredità artistica come Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.  In mostra, l’opera di Bramantino è messa a confronto con dipinti, disegni, miniature, sculture e oreficerie che consentiranno di evocare alcune delle tendenze della cultura figurativa lombarda negli anni delle guerre d’Italia e dell’occupazione francese (1499-1525). Il progetto espositivo si propone  di evidenziare il ruolo centrale del Bramantino nell’evoluzione artistica dell’epoca, fra i maggiori protagonisti della crisi culturale e del rinnovamento figurativo che trasformarono radicalmente il linguaggio pittorico in Lombardia tra la fine del Quattrocento e i primi vent’anni del secolo seguente, al momento del crollo della dinastia sforzesca e dell’occupazione francese. Il Museo Cantonale d’Arte, in concomitanza con l’evento espositivo, ha inoltre voluto farsi promotore di due giornate di studi dedicate al Bramantino che si terranno a Lugano il 6 e 7 novembre 2014, in cui saranno presentati aggiornamenti e nuovi risultati in quest’ambito di ricerca. Il convegno desidera pertanto offrire spazio a interventi storico-artistici e a indagini tecniche e scientifiche condotte sulle opere. La mostra è accompaganta da un catalogo edito da Skira a cura di Mauro Natale
Museo Cantonale d’Arte  Via Canova 10, 6900 Lugano
www.museo-cantonale-arte.ch  -
tel: +41 (0)91 815 7971
                                                                                                                                                    
 

 Collezione  GIANCARLO E DANNA OLGIATI
http://www.collezioneolgiati.ch/4/la-collezione
presso il LAC di Lugano
Lungolago Riva Caccia 1 -1, lo spazio

-Come uno Schaulager, -1 apre al pubblico periodicamente per mostrare la collezione, gli allestimenti e le istallazioni temporanee.

Arte delle avanguardie del XX e XXI secolo. Un corpus di oltre 500 opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, installazioni, video e libri d’artista.

Un’indagine nelle vicende artistiche internazionali dall’inizio del Novecento a oggi con grande attenzione all’arte italiana e francese, in particolare a momenti cruciali come il Futurismo, lo Spazialismo, il Nouveau Réalisme e l’Arte Povera. La continua ricerca dell’Astrazione e la sua eredità nel presente fanno della collezione un affresco dell’orizzonte artistico del Ventesimo e del Ventunesimo secolo. Per il terzo allestimento allo Spazio -1, Giancarlo e Danna Olgiati propongono nuovi inserimenti di grande portata: una Mappa di Alighiero Boetti, una scultura in marmo di Luciano Fabro e un’opera storica di Anish Kapoor. In esposizione anche opere nuove di Douglas Gordon, Karl Haendel, Ruby Sterling e Not Vital. La collezione nasce agli inizi degli anni ‘60, quando Giancarlo Olgiati, da giovane avvocato, inizia la sua avventura nell’universo dell’arte contemporanea. Nel 1985 viene affiancato dalla moglie Danna, gallerista italiana specialista del movimento Futurista. 

PINK - http://www.collezioneolgiati.ch/2/pink

L’arte delle donne non è rosa, è PINK. Donne nella Collezione Giancarlo e Danna Olgiati per il nuovo allestimento dello Spazio -1.

Il terzo anno dello Spazio -1 è dedicato alle artiste donne della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. In un cuore di trenta opere al femminile, uno spazio speciale è riservato a Carla Accardi (1924-2014), recentemente scomparsa, di cui sono esposte opere tra le più significative del suo percorso artistico.Che cosa significa, oggi, “arte astratta”? Quali forme di astrazione sono possibili dal momento in cui è venuta meno l’opposizione tra astrazione e figurazione che ha caratterizzato le avanguardie del XX secolo? La mostra pone queste domande nella prospettiva dell’universo femminile e indaga, al contempo, la legittimità della distinzione maschile/femminile nella pratica artistica contemporanea.


 

Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso
                        27 settembre 2014 - 1 febbraio
Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale

..........................................................................................................

Dopo uno straordinario lavoro di restauro, le splendide sale della  Reggia di Monza sono pronte ad accogliere un ricco programma di  attività culturali. Ad inaugurare la stagione delle grandi mostre sarà  “Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso” ospitata nel Serrone della  Villa Reale dal 27 settembre 2014 fino al 1 febbraio 2015.
La mostra, promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in  collaborazione con il Comune di Monza, è ideata, prodotta e  organizzata da ViDi in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa  de Chirico.
Giorgio de Chirico è senza dubbio la figura artistica più importante e  poliedrica del panorama italiano del Novecento. Pittore, scultore,  scenografo, costumista, scrittore, illustratore di opere letterarie,  dal racconto mitologico ai grandi classici moderni, grande conoscitore  della filosofia antica e moderna e amante della cultura classica,  riporta nelle sue opere elementi di questa sconfinata conoscenza. La  sua pittura metafisica è carica di suggestione, ricca di atmosfere  enigmatiche in cui dominano l'immobilità e il silenzio, dove la  prospettiva ha un ruolo fondamentale all'interno della composizione. L'esposizione, a cura di Victoria Noel-Johnson con la collaborazione  di Simona Bartolena, presenta oltre trenta opere della collezione  della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico dagli anni Quaranta fino  alla metà degli anni Settanta, con l’obiettivo di illustrare il ruolo  che l’oggetto misterioso gioca nella produzione artistica del Maestro. Il percorso della mostra sarà iconografico, per meglio approfondire il  rapporto del pittore con alcune tematiche della sua ricerca, in  particolare con la presenza ricorrente di alcuni oggetti. Il microcosmo artistico di Giorgio de Chirico, fatto di visioni,  fantasie e ricordi, ci offre un punto di vista inconsueto su oggetti  comuni e molto famigliari che pensiamo di conoscere, ma che  all'interno dell'opera assumono un significato diverso nel momento in  cui vengono combinati tra loro in modo inaspettato o illogico. Il  pubblico potrà immergersi nei mondi metafisici del Maestro attraverso  straordinarie tele come “Interno metafisico con pere”, “Sole sul  cavalletto”, “La meditazione di Mercurio”, “Il poeta e il pittore” e  molti altri. Lungo il percorso espositivo le opere saranno accompagnate da video,  racconti suggestivi e suoni per un'immersione completa nella vita e  nell'opera di Giorgio de Chirico. Attraverso i suoi ricordi, le sue  fantasie e le sue visioni il pubblico avrà la possibilità di scoprire  la straordinaria personalità artistica e umana del Grande Metafisico  che ritroviamo in tutti i suoi lavori e che ha avuto un ruolo  fondamentale nello scenario artistico internazionale del Novecento. Per tutta la durata della mostra una serie di attività didattiche,  laboratori creativi e visite guidate permetteranno anche ai più  piccoli di avvicinarsi all'arte del Maestro metafisico
Orari Dal lunedì al giovedì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00 Venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-22.30 Sabato e domenica 10.00-20.00
Biglietti Intero: 10,00 euro  Ridotto: 8,00 euro  Scuole: 5,00 euro
Prevendita biglietti  http://www.ticketone.it   Informazioni  Tel. 039.2312185 / 02 45496874
http://www.dechiricomonza.com - info@dechiricomonza.com, http://www.reggiadimonza.it - comunicazione@reggiadimonza.it
http://www.facebook.com/ReggiaDiMonza
Info e prenotazioni scuole e gruppi Tel. 0362 41472 / Cell. 391 111 2022  Il servizio è attivo dal Lunedì a Venerdì dalle ore 9:00 alle ore  12:30 e il Mercoledì dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00

Picasso e la modernità Spagnola in Mostra a Palazzo Strozzi a Firenze

Dal 20 settembre a Palazzo Strozzi a Firenze ONU Nuovo Importante Evento Dedicato a UNO dei Più Grandi maestri della pittura del XX Secolo: Pablo Picasso. Si Tratta di Una rassegna di opere straordinarie provenienti Dalla collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.

"Picasso e la modernità Spagnola" Presenta un'ampia Selezione di opere del grande maestro, Che permettono di Riflettere Silla SUA influenza su Tutta l'arte del XX Secolo mettendolo a confronto con Important artisti spagnoli venire Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González.  L'Esposizione Accoglie circa 90 opere della Produzione di Picasso e di artisti ALTRI TRA dipinti, sculture, Disegni, incisioni e pellicola ONU di José Val del Omar Grazie alla Collaborazione di tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid . Tra le opere esposte Sono Presenti capolavori Assoluti venire Testa di donna (1910), Ritratto di Dora Maar (1939) e Il pittore e la modella (1963) di Picasso, inoltre Siurana, Il Sentiero (1917) e Figura e uccello Nella notte ( 1945) di Miró, Arlecchino (1927) di Dalí e poi i Disegni, le incisioni EI dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica (1937), mai Esposti in Numero Così elevato Fuori Dalla Spagna. Curata da Eugenio Carmona (professore di Storia dell'arte all'Università di Malaga, Membro de los patronatos del Museos Patio Herreriano di Valladolid, del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e della Comisión Andaluza de Museos), La Mostra ripercorre ONU Periodo cronologico amplissimo Compreso di tra il 1910 e il 1963 ed ESPLORA i rapporti di tra Arte e Cultura, stabilendo Gli Elementi Che configurarono Quella Trasformazione plastica della Coscienza artistica Nella Diversità Culturale Spagnola ATTRAVERSO poetiche o ATTRAVERSO denominatori estetici, coincidenti, condivisi o interrelazionabili. La Mostra Ê promossa e Organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, con la Collaborazione della Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze, con il Contributo di Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Main sponsor Banca CR Firenze. La Collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Conferma la reputazione di Eccellenza un LIVELLO Internazionale di Palazzo Strozzi e delle Sue mostre. Buon Compleanno Picasso! Con this Mostra a Palazzo Strozzi Celebra Picasso, in Un anno speciale di Che Vede also la riapertura del Museo Picasso di Parigi, Il prossimo 25 ottobre, Giorno del compleanno Dell'Artista, mito del XX Secolo, Semper Attuale Nella SUA inesauribile modernità.
Palazzo Strozzi  Dal 20 settembre 2014 al 25 gennaio 2015 Info: www.palazzostrozzi.org                                                               

Paolo VERONESE - L’illusione della realtà 
A Verona, dal 5 luglio

Un grande ritorno a…casa, l’imponente mostra su Paolo Veronese, genio artistico assoluto e d’avanguardia del Cinquecento Italiano, che sta per avere inizio proprio nella sua città natale, la bella Verona. Presentata in prima battuta alla National Gallery di Londra, la retrospettiva sarà a Palazzo della Gran Guardia dal 5 luglio, étoile il ‘telero-capolavoro’ di 80 metri quadri, la “Cena a casa di Levi” lavoro corale, di ‘bottega’,  appena ed appositamente  restaurato. L'opera, che appartiene alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, era collocata presso Palazzo Barbieri, sede del municipio di Verona, nella cosiddetta Sala Arazzi ed è frutto dei cosiddetti “Haeredes Pauli Veronensis”,  sorta di consorzio artistico dei figli e del fratello di Paolo Caliari detto il Veronese che proseguirono l'attività del Maestro dopo la sua scomparsa, mettendo a frutto il ricco patrimonio di disegni, studi, tecniche e competenze, materia usuale in ogni atelier di grandi artisti rinascimentali. Pur trattandosi di un’opera di bottega, come detto, è, in ogni caso, estremamente rappresentativa dello stile e dell'universo artistico dell’Artista, in primis per le dimensioni che la collocano tra le grandi cene a tema biblico che lo resero celebre, poi per la struttura architettonica complessa e monumentale risolta nell’àmbito del dipinto. «Paolo Veronese - L’illusione della realtà» è promossa ed organizzata dal Comune di Verona, Direzione Musei d’Arte e Monumenti, insieme con l’Università degli Studi di Verona e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etno-antropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, in associazione con la National Gallery di Londra, mentre il catalogo è di Electa; è curata da Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio, e Bernard Aikema, dell’Università di Verona. L’esposizione si colloca a distanza di ventisei anni dalla rassegna Veronese e Verona tenutasi nel 1988 al Museo di Castelvecchio: è la più completa realizzata negli ultimi decenni e si ricollega idealmente a quella memorabile curata da Rodolfo Pallucchini a Venezia nel 1939. Riunite per l’occasione circa 100 opere (tra dipinti e disegni) provenienti dai maggiori musei del mondo e dalle chiese che gelosamente custodiscono le meravigliose pale d’altare che furono per l’artista il pretesto per raccontare, in tutto il proprio splendore, le sontuose feste dell’aristocrazia veneziana del tempo. In prima battuta alla National Gallery di Londra (dallo scorso marzo), «Paolo Veronese - L’illusione della realtà» è stata promossa e organizzata dal comune di Verona in collaborazione con l’ateneo cittadino e la Soprintendenza per i Beni Storici e in associazione con il prestigioso museo londinese. L’iniziativa è inoltre integrata da diversi itinerari pensati per guidare il visitatore e il turista alla scoperta delle opere di Paolo Veronese conservate nelle chiese e nei musei e degli affreschi realizzati dall’artista a Verona, Vicenza, Padova, Maser, Castelfranco Veneto e Venezia. Scopo della rassegna è illustrare la grandezza del maestro cinquecentesco che fu antesignano del Manierismo in Laguna, capace di celebrare con la sua pittura innovativa, fatta di luce, colore, ardite prospettive, il vivere civile di Venezia, l’apertura intellettuale della città, quando ancora non avevano preso piede i rigidi dettami della Controriforma. Per questo, anche in epoche successive, influenzò generazioni di artisti, tra cui Van Dyck, Rubens, Watteau, Tiepolo, Delacroix. Figlio di uno scalpellino, Paolo Caliari nacque nel 1528 a Verona, dove ebbe luogo la sua prima formazione artistica nella bottega di Antonio Badile. Ma è il suo mentore, Michele Sanmicheli, a introdurlo alle suggestioni della «maniera nuova», sia quella di matrice tosco-romana, rappresentata soprattutto da Giulio Romano, allievo di Raffaello, a lungo attivo nella vicina Mantova, sia il suo versante emiliano, riconducibile all’opera del Correggio e del Parmigianino. Una matrice che caratterizzerà la sua cifra anche durante tutto il periodo veneziano, nonostante gli innegabili influssi di Tiziano, a cui fu legato da vicendevole ammirazione, da cui si affrancò, poi, anche se, una volta operativo a Venezia, fu proprio il Vecellio a sostenerlo presso le autorità cittadine, a introdurlo nella cerchia di Palladio che stava rivoluzionando l’architettura del tempo. Molte  ed uniche le collaborazioni tra Palladio e Veronese, una per tutte; la Villa Barbaro a Maser di Treviso, capo d’opera dell’Architetto, affrescata dal Pittore del Cromatismo innovativo, poi tutto proprio, originale, dalla cifra artistica ‘in toto’ inconfondibile. Ma la modernità di Paolo Veronese ha superato ogni confine temporale, per arrivare ai giorni nostri, alla Settima Arte, il Cinema ed oltre: il britannico Peter Greenaway, regista, pittore, archivista, e molto più ancora, l’ultimo, forse, degli Eclettici del Cinquecento, che da molti anni afferma che il cinema è morto, ha ‘usato’, alcuni anni fa, uno dei Conviti in Casa Levi del Veronese, quello delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, smembrandolo, ricostruendolo, dandogli altre luci, per poi, enfin, ricondursi al capolavoro primario: un ‘Classico’ rimarrà per sempre, un Classico – parola di T.S. Eliot.

di Maria Cristina Nascosi Sandri

                    
 

 LA MOSTRA
ALESSANDRO POSCIO, COLLEZIONISTA APPASSIONATO
DA HAYEZ A FORNARA, DA SCIPIONE A MESSINA DOMODOSSOLA (VB)  A CASA DE RODIS
DALL’8 GIUGNO 2014 AL 31 GENNAIO 2015
John CONSTABLE, Tramonto sulla senna                            Francesco HAYEZ , Orante, 1869
Recentemente restaurata, la storica residenza nel cuore della città piemontese, accoglierà la prima esposizione del ciclo che presenterà, in momenti successivi, i tesori della Collezione Poscio. Domodossola si riappropria di Casa De Rodis, un patrimonio storico-architettonico di grande importanza, che diventa nuovo spazio espositivo.La residenza di origine medievale, che sorge nel cuore della città piemontese, rinata dopo un lungo e attento restauro, è ora pronta ad accogliere una serie di iniziative che ripercorreranno il gusto collezionistico di Alessandro e Paola Poscio. Il primo appuntamento è in programma dall’8 giugno 2014 al 31 gennaio 2015, con la mostra Alessandro Poscio, collezionista appassionato. Da Hayez a Fornara, da Scipione a Messina, curata da Michele Bonuomo, col patrocinio del Comune di Domodossola, che presenterà un nucleo di 110 opere di maestri quali, John Constable, Franceso Hayez, Giovanni Fattori, Giovanni Segantini, Giuseppe De Nittis, Ottone Rosai, tutte provenienti dalla raccolta dei coniugi domesi. La Collezione Poscio nata dalla passione per l’arte di Alessandro, imprenditore edile, e della moglie Paola, si è sviluppata lungo un percorso di oltre mezzo secolo. Grande merito per la sua formazione sono state le frequentazioni con gli artisti, primo fra tutti Carlo Fornara e le lunghe domeniche passate nel suo atelier. Ma ogni opera racconta la storia racchiusa dentro l’emozione degli incontri, degli improvvisi innamoramenti e delle impreviste rivelazioni, che li hanno condotti a collezionare dipinti e sculture che coprivano un ampio arco cronologico, ma che ha trovato un porto sicuro nella pittura di paesaggio e di genere, prodotta tra la metà dell’Ottocento, e gli inizi del Novecento.  Il primo episodio espositivo si prefigge proprio di esplorare questo ambito e si apre idealmente con l’autoritratto di Carlo Fornara (1871-1968) e con uno dei suoi capolavori più conosciuti, “Chiara pace”, dipinto nel1903, quando l'artista si rifugiò in alta montagna condividendo la rude vita dei pastori. E uno di essi è il protagonista della scena: sembra riposare all'ombra di un albero, ma la sua presenza conferisce all'assolato, luminoso paesaggio montano una dimensione di “chiara pace”. Del pittore divisionista verranno proposte altre tele, come Temporale, Paesaggio, Ricordanze, attorno alle quali ruoterà le sezione dedicata a quegli autori formatisi alla Scuola di Belle Arti della valle Vigezzo, quali Enrico Cavalli, Giovanni Battista Ciolina, Lorenzo Peretti Junior, Gian Maria Rastellini. Il percorso espositivo spazia poi dalla pittura di paesaggio, come l’intenso tramonto sulla Senna di John Constable, le tormentate vedute romantiche di Antonio Fontanesi, o quelle di Giovanni Fattori, Giuseppe De Nittis, Pompeo Mariani, Daniele Ranzoni e Telemaco Signorini, alla straordinaria stagione ritrattistica, qui rappresentata dallo scugnizzo di Antonio Mancini, dalla popolana veneta di Giacomo Favretto e dalla pia donna orante di Francesco Hayez.  Non manca una ricognizione sull’arte del Novecento con la coppia di fidanzatini abbracciati di Ottone Rosai, che percorrono scenari di ispirazione classica in una sospensione quasi metafisica, o con l’olimpica retorica del Cavallino bianco di Giorgio de Chirico.  Due sezioni verranno poi riservate ad altrettanti capitoli della collezione Poscio; da un lato, la scultura, dove s’incontreranno, tra le altre, le ballerine nelle interpretazioni di Francesco Messina e Paolo Trubetzkoy, i vigorosi bronzi di Leonardo Bistolfi, una sognante testa di ragazza di Silvestro Lega, fino alla classicità plastica di Wolfang Alexander Kosuth.  Dall’altro, verrà presentata una selezione dell’imponente corpus della collezione dedicata al disegno, con opere, tra gli altri di Jacques-Louis David, Mosè Bianchi, Filippo De Pisis, Scipione, Domenico Induno.

 Orari:    sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (altri orari su prenotazione)
Ingresso libero    Informazioni:   
tel. + 39 347 7140135 - 
info@collezioneposcio.it - Sito internet   www.collezioneposcio.it